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Visualizzazione dei post da marzo, 2010

Libera... libreria

Magli, la libera... libreria e amici GALLERIA FOTO

La fontana dell'Amore. Il contributo dell'artista Magli per la giornata delle Donne

       Foto di Luigi Zagordo AIELLO CALABRO - Per la giornata dedicata alle Donne, Francesco Magli ha pensato ad una installazione permanente. Si tratta di una “fontana dell’Amore” che l’artista – col bene placito della locale amministrazione comunale - ha realizzato e posizionato, l’otto marzo scorso, nella piazzetta del Popolo, meglio conosciuta come “Praca” (dal greco praxos, roccia), uno dei luoghi storici dell’antico borgo dove una volta si svolgevano le attività commerciali. Sarà, con l’installazione di questa opera d’arte, come ci ripete più volte l’artista, uno spazio “poietico”. «Un termine più forte di poetico – spiega -, che attiene alla poiesi, la facoltà creativa dell'uomo e il momento in cui essa si realizza, soprattutto nell'attività artistica». «Dovrà essere – secondo il desiderio dell’artista - uno spazio per pensare, per ascoltare, per leggere …, per stare in armonia con il proprio territorio e con la gente tutta, e per fare un po’ di bene allo spirito». Nel

U figliu e Maria. Poesia di Anonimo Aiellese

La poesia che segue è stata scritta da un Anonimo Aiellese e infilata sotto la porta di Francesco Magli a cui è destinata. Il figlio di Maria (Ianni), infatti, è lui, l’artista nato ad Aiello nel giugno del 1945. Ha voluto, Magli, che pubblicassimo la poesia sul suo Blog, che vuole dedicare alla madre Maria, proprio nel giorno della festa delle Donne. U figliu e Maria A prima vota ca ‘ndaju sentutu parrare ‘un m’u ricuordu, io ere piccirillu. Illu girave ppe le strade du paise, se fermave a parrare ccu lle persune; salutave! ‘Un t’u ricuordi? Ìe llu figliu de Maria! Dicìe e facìe cose belle u figliu de Maria! A varba longa, a faccia netta e penzierusa, l’uocchi vivi, a capu ‘n mienzu a neglia. Facìe cose belle, piacìenu a tutti; e illu e regalave, e u ‘mbitavenu alle feste. U stàvemu a sèntere u figliu de Maria! Facìe e dicìe cose belle. Finu a quando i sbiertazzuni hanu dittu: “ma quale cose belle!? Su tutte fissarìe! Hamu vistu cumu e fa ste cose belle; ce minte nu minutu, senz