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La Stecca. Intervista a Isabella Inti, presidente dell’Associazione di Associazioni Stecca degli Artigiani e fondatrice di Cantieri Isola

di Penelope Dixon Giaouris (Fonte: Zona 9 – Speciale Isola, Ottobre 2008, pag. 2 su www.niguarda.eu)

 

La Stecca Temporanea (detta anche scarpiera), con sede in fondo a Vicolo De Castillia 21 all’Isola, è stata creata all’incirca un anno e due mesi fa a seguito della demolizione della vecchia Stecca degli Artigiani, della quale riprende e sviluppa le varie progettualità di associazioni, artigiani e artisti; è un centro polifunzionale che ha fatto tesoro dell’esperienza di autorganizzazione nella gestione di spazi socio-culturali di aggregazione e ha le sue radici nel perenne dibattito sugli usi temporanei degli spazi in abbandono in cui si sviluppano situazioni di degrado fisico e sociale. L’area, assegnata in comodato d’uso in essere fino all’apertura del nuovo Incubatore delle Arti che avverrà nel 2009, è il punto d’incontro temporaneo di una rete di dodici associazioni facenti parte di ADA Stecca, Associazione di Associazioni Stecca degli Artigiani, nata il 27 marzo 2007.

Le associazioni presenti in Vicolo De Castilla sono: AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica Lombardia) che organizza il progetto “In campagna al quartiere Isola”, mercato biologico e altro presso i giardini di Via Confalonieri ogni seconda domenica del mese; Apolidia, che promuove lo scambio interculturale e sostiene le politiche di accoglienza organizzando corsi di italiano per stranieri a tutti i livelli; ASF (Architetti senza Frontiere), che si pone di attivare processi cooperativi e di scambio con altri soggetti volontari che possano migliorare la qualità abitativa e sviluppare le risorse locali; Cantieri Isola, che si occupa di valorizzare il quartiere sperimentando progetti politici con l’ausilio di volontari di tutti i settori, culturali e non, curando e aprendo luoghi, riutilizzando temporaneamente spazi pubblici e costituendo reti di persone sensibili a determinati temi; Ciurma, che organizza corsi pratici di disegno a fumetti e di sceneggiatura; Controprogetto, un laboratorio di progettazione e sperimentazione, di partecipazione e di riqualificazione di materiali e risorse apparentemente inutilizzabili; Critical Garden, che crea isole verdi felici piantando semi e piante in ogni angolo abbandonato di suolo; +Bc, ciclofficina popolare che insegna l’arte della manutenzione della bici; GAS Isola Critica, Gruppo di Consumo Critico che cerca di opporsi alla globalizzazione neoliberista costruendo un’alternativa politica, economica e sociale e mobilitando a confrontarsi con il consumo critico e scegliendo forme di consumo etico; Compagnia del Parco-Circolo Legambiente e Landgrab, che gestiscono progetti di tutela del verde e organizzano giardinaggio, visite guidate ed incontri per conoscere e fare il verde al Quartiere Isola; ed infine Francesco Magli, storico pittore tra i primi ad arrivare alla Stecca nell’80 dove apre uno spazio artistico personale. Il gruppo di fumettisti di Ciurma e i giardinieri urbani di Landgrab-Critical Garden sono stati gli ultimi ad aggregarsi a questo esperimento temporaneo. Oltre ad ospitare tutte le associazioni, a sostenerle e a diffondere le loro iniziative, la Stecca propone conferenze, mostre ed eventi legati all’arte, alla musica, al teatro; ha al suo interno un archivio, l’isol-archivio dei Cantieri Isola, in cui sono raccolti numerosi documenti per poter conoscere la storia del quartiere e delle aree in trasformazione Garibaldi-Repubblica e compararla ad altri esempi italiani e stranieri, ed un bar. Il percorso di istituzionalizzazione di questa esperienza spontanea è stato supportato da alcuni consulenti, tra gli altri Davide Branca del progetto grow-up, Assessorato alle Politiche Giovanili Provincia di Milano e Gabriele Rabaiotti del DIAP -Politecnico di Milano.

Incontro Isabella Inti, architetto, dal 2007 Presidente di ADA, attivista e fondatrice di Cantieri Isola prima dell’incontro dei membri di ADA.

Dopo la demolizione della Stecca degli Artigiani, perché avete deciso di rimanere in mezzo ai cantieri?

Come vedi, facciamo proprio parte di un cantiere! La struttura che stiamo utilizzando ora è un insieme di container cementificati… Dalla precedente esperienza abbiamo imparato che bisogna separare il contenitore della Stecca dal suo contenuto: coloro che hanno deciso di trasferirsi in Vicolo De Castilla hanno ben compreso che è dalla progettualità (sì, nata in un determinato contesto, ma trasferibile fisicamente) che bisogna ricominciare, da un lavoro su contenuti, dallo sviluppo di funzioni precedentemente esplicitate che vanno portate avanti. La necessità di centri polifunzionali è sempre più impellente.

Quali sono gli interlocutori di ADA e quali sono i suoi obiettivi?

ADA si interfaccia con tutte le istituzioni (Regione, Provincia, Comune, Consiglio di Zona 9), con le Università, con l’Unione dei Commercianti, con i Partiti, con le associazioni, con i cittadini e con varie altre realtà. Il suo obiettivo è di promuovere politiche pubbliche, ad esempio per il riutilizzo di spazi urbani residuali sviluppando azioni temporanee, lo sviluppo di una mobilità sostenibile, la sensibilizzazione al verde e al biologico e molto altro ancora. All’Isola, in particolare, si sente l’esigenza di avere spazi pubblici socializzanti, soprattutto per i bambini e gli anziani. La zona è stata privata quasi di tutto. Avete fatto caso al fatto che non esistono più panchine pubbliche? Un altro aspetto molto importante è l’implementazione di network produttivi. Va sottolineato che anche l’anima commerciale dell’Isola va presa seriamente in considerazione. È necessario che si abbiano degli spazi commerciali (sempre più penalizzati), ma soprattutto che siano fruibili dalla cittadinanza, collocati ai piani terra.

Quale è stato il principale processo di trasformazione dell’Isola?

In questi anni abbiamo assistito ad un reale processo di gentrification dell’Isola, un processo di sostituzione sociale e di riqualificazione edilizia che trasforma i quartieri più popolari (e a volte degradati) in quartieri abitati da famiglie benestanti. I fenomeni che sono associati alla gentrification sono un alto turnover socio-professionale, una intensa attività di riqualificazione edilizia ed un innalzamento dei valori immobiliari.

Come si finanzia ADA?

ADA si finanzia presentando singoli progetti, in particolar modo partecipando a bandi pubblici del FSE e non solo. Al momento stiano lavorando sulla bozza di un progetto che verrà sottoposto a breve ad approvazione, con scadenza a fine novembre.

Se la Stecca dovesse lanciare un messaggio, quale sarebbe?

Mi piacerebbe molto invogliare altre associazioni a partecipare al nostro progetto. Siamo aperti a nuovi stimoli e ad invitare realtà al momento non presenti (ad esempio associazioni teatrali ed artistiche). È vero che al momento abbiamo un limite logistico, ma c’è comunque la possibilità di usufruire della nostra struttura in fasce orarie sottoutilizzate (mattina e primo pomeriggio), alternando attività. Vorrei anche implementare attività per mamme e bambini, organizzare feste e giochi per i più piccoli.

Tra i nuovi progetti che attiverete a breve, quale potremmo citare?

A breve inizierà una collaborazione con il Coro di Micene, che da anni si fa interprete del canto come strumento politico.

Se dovessi descrivere la Stecca in poche parole, con uno slogan, quale sarebbe?

La Stecca è un’officina di idee, un fiore in cantiere.

Prima di lasciarti vorrei tornare la prossima volta per intervistare una nuova realtà dell’Isola. Qualche consiglio?

A giugno di questa’anno è stato presentato il progetto www.isolagaribaldi.net,  il primo portale del quartiere Isola. L’idea del progetto è nata all’interno di un nucleo di 5 donne del quartiere appartenenti rispettivamente a 5 associazioni operanti nella zona.

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