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Visualizzazione dei post da novembre, 2008

Francesco Magli. L’artista che con la sua pittura racconta la storia dell’uomo contemporaneo tra lotte e tragedie, speranze e sogni

Fonte: http://www.leadershipmedica.com Esiste un rapporto strettissimo tra l'operato dell'artista Francesco Magli e il suo progetto di vita che da anni ha intessuto a Milano nel quartiere Isola, dove ha lo studio e dove Ibrahim Kodra, l'ultimo grande artista postcubista da poco scomparso che abitava in Piazzale Lagosta, è stato vivace animatore. A questo punto l'Isola, il quartiere milanese che ha conservato un'anima popolare e artistica, si configura oggi soprattutto in Francesco Magli (scrive: "Isola amore mio, l'Isola in movimento, l'Isola dell'amore, l'Isola della Lunetta, l'Isola di Ibrahim Kodra maestro di Magli…l'Isola del sacro Volto, l'Isola e il suo oratorio, l'Isola coi ragazzi di strada…). La strada del nostro artista parte dalla Calabria (è nato Ad Aiello Calabro nel 1945), ma negli anni Sessanta è giunto a Milano per proseguire gli studi presso l'Accademia degli Artefici di Brera con gli insegnamenti di Nicola G

Francesco Magli, l'arte è un bene pubblico

Di Luciana De Luca (Fonte Il Quotidiano della Calabria del 30.10.08, pag. 50) DONARE la propria arte perché possa coinvolgere e ammaliare. O più semplicemente parlare, usando linguaggi essenziali che arrivino il più lontano possibile. Con questo spirito Francesco Magli, pittore, scultore e conoscitore di uomini o cose, ha voluto donare al Comune da Castrolibero alcune sue opere realizzate su cartone, per "invadere" spazi collettivi e creare pause di riflessione sulla politica, sui valori dell'uomo, sui precipizi naturali della vita. Un monito, una speranza racchiusa in una vecchia bottiglia e abbandonata nelle acque di un oceano profondo. Magli si muove tra Aiello Calabro, suo paese natale, e Milano, città dove vive e lavora da anni, dopo essersi formato all'Accademia degli Artefici di Brera sotto la giuda di Nicola Gianmarino per la Pittura, di Pippo Spinoccia per il disegno e di Raffaele De Grada per la storia dell’arte e la critica sociale. Un artista alternati